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Il curioso caso di Jimmy Connors.

Andrea Canella

L’Americano ha il record di numero di tornei vinti in carriera, ma è anche detentore di un primato piuttosto singolare nel tennis.

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Se state pensando a un tennista che nasce vecchio e torna così d’incanto giovane, percorrendo la vita pienamente al rovescio, siete senza dubbio fuori strada. Quello era un racconto breve scritto da Francis Scott Fitzgerald nel 1922 (The Curious Case of Benjamin Button), trasformato poi in un film, interpretrato da Brad Pitt e diretto da David Fincher.

Il Trailer di “Il curioso caso di Benjamin Button”.

No, in questo strano caso vogliamo proporvi quattro date in quattro luoghi diversi, con un comune denominatore. Eccoli.

20/06/1976 Nottingham Tennis Centre, Nottingham

È in programma la finale di un torneo erbivoro, appartenente al circuito del Grand Prix, che precede Wimbledon al Nottingham Tennis Centre, nell’omonima cittadina Britannica, tra Jimmy Connors e Ilie Nastase. Sul punteggio di un set per parte (6-2 4-6 1-1), la partita viene interrrotta per pioggia e non verrà mai più ripresa.

16/02/1980 Mission Hills Country Club, Rancho Mirage California.

Si sarebbero dovute disputare le due semifinali del Congoleum Classic, nei pressi di Palm Springs, torneo che nell’anno successivo si sarebbe trasferito a La Quinta (California), per poi essere albergato dal 1986 ad oggi, in quel di Indian Wells. Di fronte ci sono quattro Statunitensi Americani ovvero: Jimmy Connors opposto a Brian Teacher e Peter Fleming che dovrà vedersela con Gene Mayer. Si gioca sul cemento all’aperto. Tuttavia, causa le ripetute piogge, quelle partite non poterono mai disputarsi e pertanto i quattro semifinalisti convennero di ripartirsi in parti eguali il montepremi finale.

20/04/1981 Montecarlo Country Club, Roquebrune-Cap-Martin.

Sulla terra battuta del principato, la finale del torneo, che avrebbe dovuto svolgersi domenica, a causa delle ripetute piogge, viene procastinata al lunedì successivo, essendo anche il lunedì dell’Angelo. Di fronte ci sono Jimmy Connors e Guillermo Vilas, i quali hanno lasciato le bricciole agli avversari nei turni precedenti. Dopo 55 minuti sul punteggio di 5-5, sul campo centrale comincia a piovere a dirotto. Pertanto la partita viene inizialmente sospesa, e non verrà mai più ripresa. Gli organizzatori cercarono in tutti i modi di spostare la prosecuzione al giorno successivo, ma gli impegni di Connors lo resero impossibile.

18/03/1984 Ahoy Arena, Rotterdam.

Si disputa la finale del torneo di Rotterdam tra Ivan Lendl e Jimmy Connors. Si gioca al coperto, su un tappeto velocissimo (carpet), scomparso al giorno d’oggi dalle superfici di gioco possibili del circuito, senza i timori indotti da “Giove Pluvio”. È un Lendl in gran spolvero che infligge un sonoro 6-0 e ottiene il break all’avvio del secondo set. Poi però accade l’imponderabile, dato che una vocina maligna allerta con una telefonata, che una bomba è stata piazzata all’interno dell’impianto. Il risultato è che dopo l’iniziale evacuazione degli spettatori e approfondito controllo della struttura, senza che alcunchè di rilevante sia trovato, gli organizzatori tentano in tutti i modi di convincere i due contendenti a riprendere la partita. E ci riescono con Connors, ma Lendl non vuole sentire ragione e reputa che sia troppo rischiosa la ripresa. Secondo quanto riferisce l’edizione del New York Times, uscita il 19 Marzo 1984, su richiesta di Lendl, i premi in denaro corrispondenti a 50.000 US$ per il vincitore e a 25.000 US$ per il finalista, vennero congelati in un caveau fino a quando la partita non si fosse completata. In quell’anno Lendl infliggerà a Jimbo, il doppio bagel in quel di Forest Hills, nella terra verde Americana, conosciuta anche come har-tru, poco meno, di due mesi dopo.

Il fattore “Connors”.

Pertanto a radice di questo articolo, auspicheremo, che dopo la celeberrima zona “Cesarini“, nota ai devoti calciofili, si introducesse nel tennis il fattore “Connors“, in modo tale che gli organizzatori tanto di tornei all’aperto, come di quelli al coperto, abbiano dei timori, quando il torneo volge verso le fasi finali. D’altro canto le strutture dotate di tetti retrattili garantiscono, ad oggi il completamento dei tornei, anche quando la programmazione viene sconvolta da eventi atmosferici, che mai come di questi tempi sono tanto auspicati. Ne parleremo in un’articolo dedicato, ma nel frattempo, se avete apprezzato lo scritto, sentitevi liberi di lasciare un commento, più o meno critico, che sarà sempre ben accetto.

Seeding

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roberto
roberto
1 year ago

Articolo delizioso caro Andrea

Unforgiven79
Admin
Reply to  roberto
1 year ago

…ha reso quasi simpatico persino Jimmy Connors!

Roger
Roger
1 year ago

Tennis d’altri tempi. Non spettava a Lendl stabilire la pericolosità di un match. Gli organizzatori assieme al Giudice arbitro valutano la situazione, stabiliscono l’orario di inizio e si gioca. Chi non si presenta perde.

Mario
Mario
1 year ago

Jimmy Connors… non se lo ricorda nessuno se non per episodi negativi (Agassi nel suo libro scrive che non voleva essere come lui in quanto aveva l’addetto che gli portava la borsa sul campo). Il lato vecchio di una vecchia America. Ha vinto tanto ma in un’ideale classifica all of time non arriverebbe tra i primi 50.

Andrea
Andrea
Reply to  Mario
4 months ago

No, Connors è nei primi 5 di ogni epoca, per me il più grande di tutti!

Nunzia
Nunzia
1 year ago

Bell’articolo.Concordo con Jimbo.

Last edited 1 year ago by Nunzia
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